Tra i tanti che possono esistere in tutto il panorama rock mondiale, ne ho selezionati quattro:
1) Old Brown Shoe
La copertina del singolo "The Ballad of John and Yoko / Old Brown Shoe", del 1969 |
“Voglio un amore che sia giusto / ma giusto è solo la metà di ciò che è sbagliato. / Voglio una ragazza dai capelli corti / che a volte li porta lunghi il doppio. […] Inizierò in anticipo / per essere sicuro di non fare tardi.”
Il colore marrone, presente nel titolo, non è in realtà
molto presente nella canzone: è citato una volta sola, nel primo ritornello:
“Now I'm stepping out this old brown shoe / Baby, I'm in love with you / I'm so glad you came here, it won't be the same now / I'm telling you”
Sembra voler essere solo un titolo bizzarro per una canzone altrettanto bizzarra. Inoltre non è neanche chiaro perché la “vecchia scarpa” citata debba essere proprio marrone. Né l’autore né i numerosi interpreti hanno fornito una spiegazione in questo senso.
Ma, nonostante tutto, il colore marrone è comunque presente, e per questo ho ritenuto necessario citare anche questa canzone assieme alle altre, ma senza allegare il testo completo, che si può comunque trovare qui.
Versione live registrata dal solo George Harrison
2) Brown Eyed Handsome Man
Etichetta del lato B del singolo "Too Much Monkey Business / Brown Eyed Handsome Man", del 1956 |
“Brown Eyed Handsome Man” è un brano scritto e interpretato
da Chuck Berry, pubblicato nel 1956 come lato B del singolo “Too Much Monkey
Business”, e in seguito sul suo primo album “After School Session” dell’anno
successivo. La presenza del colore marrone qui è particolarmente importante, in
quanto nel testo Berry si diverte a prendere in giro comportamenti sciocchi e
paure legate agli uomini di colore. Infatti, definendosi un “Bell’uomo dagli
occhi marroni”, Berry si riferisce ovviamente anche al colore della sua pelle. Per
questo la studiosa Martha Beyles fa notare che all’epoca il fatto che il “bell’uomo
dagli occhi marroni” Berry si definisse molto appetibile agli occhi delle
femmine bianche all’epoca oltraggiò tantissime persone. Bruce Eder, critico, fa
notare che il brano dimostra come Berry potesse toccare anche argomenti
sensibili o provocatori, se li mascherava con abbastanza ritmo e con chitarre,
bassi e batterie dal volume abbastanza alto.
Traduco alcuni brani del testo significativi in questo
senso:
“Arrestato per disoccupazione / sedeva al banco dei testimoni. / La moglie del giudice chiamò il pubblico ministero / dicendogli di liberare quel bell’uomo dagli occhi castani. / Se teneva al suo lavoro avrebbe fatto bene a liberarlo.” (prima strofa)
“La splendida figlia non sapeva decidersi / tra un dottore e un avvocato. / Sua madre le disse di andare a trovarsi / un bell’uomo dagli occhi castani / come suo padre.” (quarta strofa)
La canzone, divenuta un classico del Rock ‘n’ Roll, presenta
numerose versioni cover. Tra le altre sono notevoli quelle di Buddy Holly, Nina
Simone, Paul McCartney e Johnny Cash con Carl Perkins.
Il testo completo:
Arrested on charges of unemployment
He was sitting in the witness stand
The judge's wife called up the district attorney
Said you free that brown eyed man
You want your job you better free that brown eyed man
Flying across the desert in a TWA
I saw a woman walking across the sand
She been a-walkin' thirty miles en route to Bombay
To get a brown eyed handsome man
Her destination was a brown eyed handsome man
Way back in history three thousand years
Back every since the world began
There's been a whole lot of good women shed a tear
For a brown eyed handsome man
That's what the trouble was brown eyed handsome man
Beautiful daughter couldn't make up her mind
Between a doctor and a lawyer man
Her mother told her daughter go out and find yourself
A brown eyed handsome man
That's what your daddy is a brown eyed handsome man
Milo Venus was a beautiful lass
She had the world in the palm of her hand
But she lost both her arms in a wrestling match
To get brown eyed handsome man
She fought and won herself a brown eyed handsome man
Two, three count with nobody on
He hit a high fly into the stand
Rounding third he was headed for home
It was a brown eyed handsome man
That won the game, it was a brown eyed handsome man
3) Brown Sugar
“Brown Sugar”, composta da Mick Jagger e Keith Richards, è un brano dei Rolling Stones, traccia d’apertura del loro nono album “Sticky Fingers”. Come nel brano citato in precedenza, il colore marrone indica la pelle di uomini e donne di colore. Sebbene il termine Brown Sugar (letteralmente “Zucchero Marrone”) in slang indichi un tipo di Eroina, e la canzone è spesso vista come uno dei numerosi brani sulla droga, questo parla in realtà delle schiave africane vendute a New Orleans e spesso violentate dai loro padroni. Sebbene l’argomento sia decisamente serio, il testo appare solo come un brano rock decisamente divertito riguardo un uomo bianco che ha un rapporto sessuale con una donna nera. A questo riguardo, Mick Jagger nel 1969 dichiarò:“Ce n'ho una nuova anch'io. Non c'è ancora il testo, ho solo qualche verso in testa... si chiama Brown Sugar, e parla di una donna che si fotte uno dei suoi servitori neri. All'inizio l'avevo chiamata Black Pussy, "Fica nera", poi ho pensato che fosse un titolo un po' troppo diretto, un po' troppo esplicito.”Il brano figura nella classifica delle “500 migliori canzoni” secondo la rivista Rolling Stone*, alla 495esima posizione.
Gold Coast slaveship bound for cotton fields
Sold in a market down in New Orleans
Scarred old slaver know he's doin' alright
Hear him whip the women just around midnight
Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should
Drums beating, cold
English blood runs hot
Lady of the house wond'rin where it's gonna stop
House boy knows that he's doin' alright
You should a heard him just around midnight
Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should
Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a black girl should
I bet your mama was a Tent Show queen
And all her boyfriends were sweet sixteen
I'm no school boy but I know what I like
You should have heard me just around midnight
Brown sugar, how come you taste so good
Brown sugar, just like a young girl should
I said yeah, I said yeah, I said yeah, I said oh
4) Shpalman ®
“Shpalman ®” è una canzone del 2003, scritta e interpretata da Elio e le Storie Tese, gruppo milanese di rock demenziale. Come è tipico del gruppo, il brano presenta un testo decisamente goliardico su quella che è una base musicale suonata in maniera impeccabile (gli Elii sono dei musicisti eccellenti). Il testo è una sorta di sigla per un ipotetico programma televisivo che parla di un supereroe inventato, Shpalman appunto, che “punisce” i suoi nemici imbrattandogli il volto con degli escrementi. Non credo di dover spiegare perché il colore marrone sia molto presente nel brano pur essendo esplicitamente citato una volta sola. Ma se il testo appare sciocco e permeato da un umorismo decisamente infantile, la base mostra la grande cultura musicale di cui sono dotati Elio e il suo gruppo: il tema del ritornello è infatti preso dall’"Achille et Polixène" di Jean Baptiste Lully e Pascal Collasse. La citazione all’opera barocca è dichiarata dal gruppo, che inserisce la versione originale come sottofondo di un dialogo tra gli Elii e Claudio Bisio, al termine della traccia “Gimmi I.”, pubblicata sullo stesso album, “Cicciput”.
Fra le maschere che un uomo può indossare ricordiamo l'argilla.
Fra le maschere che un uomo può indossare come non citare il bronzo?
C'è la maschera di ferro, c'è la maschera di Pippo,
ma la maschera di merda te la fa solo Shpalman.
[parlato] Dixie e le ragazze della palla al piede tornano domani, ma adesso è il momento della cazzuola di Shpalman!
Un tamarro dietro l'angolo voleva incularmi la Vespa.
Un tamarro dietro un altro angolo voleva incularmi la catenina.
Ma io ho chiamato "Shpalman!"
Lui mi ha risposto "Dimmi"
E io gli ho detto: "Vieni qui che c'è bisogno di te per difendere me"
Attenti cattivissimi perchè è arrivato Shpalman,
che shpalma la merda in faccia
Aiuto arriva Shpalman
che tutti shpalmerà.
Non c'è dubbio che Shpalman sia un amico con le mani in pasta.
E non credere che a Shpalman gli puoi dire "Tipo, adesso basta"
Perchè si chiama Shpalman e il nome dice tutto
e ad ogni farabutto tinge il viso color maron, poi lo asciuga col phon
ti rende shpalmatissimo
Perchè si chiama Shpalman e shpalma la merda in faccia
aiuto arriva Shpalman che tutti shpalmerà
Eroe dei nostri tempi non temi il faccia a faccia
di merda una focaccia sul volto shpalmami
Facc! Zic! Briff! Rottprot! Mingh! Pat Pat! Zic! Zum! Patatracchete! Uelalalala! Che super sballo! Nella confezione di Shpalman megatransformer super action trovi la cartolina del concorso "spalma il tuo compagno di banco" e vinci la cazzuola laser di Shpalman.
Perchè è arrivato Shpalman che shpalma la merda in faccia
aiuto arriva Shpalman che tutti shpalmerà
autografi la faccia di tutti i miei nemici
e il volto gli incornici con pezzi di pupù
Arrivederci Shpalman, ci mancherai di brutto
ed ogni farabutto shpalmato resterà
Copertina e CD singolo di "Shpalman" di Elio e le Storie Tese, 2003 |
* il fatto è citato con la consapevolezza che una classifica
del genere dica poco o nulla sulla qualità della canzone in sé, o anche sulla
sua importanza nella storia.