Un colore “selvaggio” è un colore in grado di evocare
sensazioni pre-razionali. Le associazioni che si fanno possono poi essere
ricondotte a motivazioni razionali e sensate, ma il primo impatto è
assolutamente intuitivo.
Il più antico ritratto noto di Francesco d'Assisi, realizzato da Cimabue (Basilica di San Francesco, Assisi, 1278 circa) |
Ecco perché, come nel post 21, mi occupo del colore marrone
scuro legato al saio dei frati francescani. Il colore non è stato scelto, è
semplicemente uno dei colori che è possibile ottenere fabbricando un abito di
lana grezza. Si pensa che il colore originario associato all’ordine fosse anche
il grigio cinerino, un altro colore comune della lana grezza. Ma tuttavia,
anche nelle rappresentazioni iconografiche del periodo, San Francesco d’Assisi
e i frati del suo ordine sono sempre raffigurati con un saio di colore marrone
o marrone scuro. Questo perché è un’associazione immediata, il collegamento con
il colore avviene spontaneamente. Il marrone non è un colore “nobile”, e, anche
grazie al suo utilizzo in questo ambito, è spesso associato ai valori di
povertà e umiltà.
Fra Cristoforo a colloquio con Don Rodrigo, illustrazione per "I Promessi Sposi" |
*Giovanni D'Aloe, "I colori simbolici: origini di un linguaggio universale", p. 94, Il Segno dei Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (VR) 2004.
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