Io sono ovunque, ma da nessuna parte. Io esisto, ma solo se
qualcuno mi vede. Io sono un colore.
Per la precisione sono il marrone scuro. Non un colore
primario, né secondario. Non sono uno dei primi colori a venire in mente. Forse
a causa della mia assenza dall’arcobaleno, non so. Sono una variazione, più
scura, del marrone. Anche lui è più defilato, rispetto alle grandi star come il
giallo, il rosso o il blu.
Ho vari nomi. Sono spesso associato a cose a cui io do
l’identità. Marrone lontra. Marrone castagna. È strano. Alcuni mi associano a
dei numeri. Il più comune è 654321. Mi piace, è molto lineare.
Non ho una vera e propria esistenza, sono più un concetto.
Presto la mia identità a molte cose, e aiuto a identificarle. Tra le più
nobili, le castagne e il legno. Delle meno nobili preferisco non parlare, ma
immagino abbiate già capito. I pittori mi usano per realizzare le ombre, e
spesso mi trovo a dover scurire il rosso o l’arancione. È raro che io sia il
colore principale di una composizione.
La gente inizia ad accorgersi di me alla fine dell’estate e
in autunno, quando gli alberi iniziano a perdere le foglie. Allora divento
prevalente. Poi vengo offuscato dal bianco, dal grigio e dal nero dell’inverno.
Anche se non sono proprio io, è più il marrone in sé, fa comunque piacere avere
un momento per risplendere. Ad altri colori non succede.
E questo sono io. Mi fa piacere che vi siate fermati ad
ascoltarmi.
Anche se in realtà niente di tutto questo è davvero accaduto.
Io non posso raccontare.
Sono solo un colore.
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