Qui presento uno schema grafico che sintetizzi le caratteristiche cromatiche del colore.
Identifico anche la cosa che "reiifichi" il colore: la castagna, a cui il marrone deve il suo nome nella lingua italiana. Volendo identificare un artefatto, il più consono è probabilmente il saio dei frati francescani, già citato in questo blog, il cui colore è quello della lana grezza.
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lunedì 19 dicembre 2016
lunedì 7 novembre 2016
Step 12: In cucina
Come già detto più volte, il marrone deve il suo colore alla
castagna, e sebbene la castagna sia un alimento, la colorazione marrone si
trova solo sulla buccia, ovvero la parte non commestibile (all’interno, la
polpa è di un giallino pallido).
Il primo alimento che viene alla mente pensando ai colori
marrone e marrone scuro è sicuramente il cioccolato. Deriva dai semi dell’albero
del cacao, e mentre la produzione artigianale fa partire la lavorazione dalla
pasta di cacao a cui sono poi, eventualmente, aggiunti degli aromi, le produzioni
industriali di minore qualità usano il burro di cacao, ovvero la parte grassa
dei semi. Il colore marrone scuro, tendente quasi al nero in alcuni casi, è
tipico del cioccolato fondente, prodotto con polvere di cacao, burro di
cacao, zucchero e vaniglia,
senza altri ingredienti. La colorazione più scura è data dalla maggiore percentuale di cacao utilizzato rispetto agli altri ingredienti. La maggiore quantità di cacao fa tendenzialmente percepire un cioccolato come di maggiore qualità.
Il colore risulta, ovviamente, anche in tutti i prodotti che
dal cioccolato derivano, quali le creme al cioccolato, la più famosa delle
quali è, certamente, la Nutella della Ferrero.
domenica 6 novembre 2016
Step 8: La saggezza popolare
Riporto qui alcuni esempi della presenza del colore marrone nella tradizione popolare, ovvero in proverbi e modi di dire:
“Vino, donne e marroni bisogna goderli nelle loro
stagioni”
I proverbi in
questione non sono riferiti tanto al colore, quanto alla tipologia di castagna
(marrone) che al colore ha dato il nome.
“Per Santa Maria,
il marrone fa la cria”
Ancora riferito alla pianta, indica che per la festa dell’Assunzione di
Maria Vergine il marrone fa l’ultimo frutto.
“Di blu e di marrone
si veste il cafone”
Il proverbio è riferito all’abbinamento, ritenuto poco di classe
(e perciò “da cafone”), dei colori blu e marrone nell’abbigliamento.
“Cogliere il marrone”
Altro modo per dire “cogliere in fallo”, in cui “marrone”
sta per errore. La derivazione è, molto probabilmente, dal termine “prendere in
castagna”, essendo il termine marrone, come al solito, usato per definire un
tipo di castagna. Derivato da questo è “Fare il marrone”, ovvero commettere un
errore.
“Rompere i marroni”
Il significato è “dare fastidio”, e deriva direttamente dal
“rompere le palle”. Il termine “marroni” (o “maroni”) per identificare i
testicoli deriva dal fatto che le castagne, accoppiate all’interno del riccio, ne richiamano la forma.
“Al cattivo lavoratore
or gli casca la zappa ora il marrone.”
Sempre tenendo il significato precedente, indica che quando
non si ha voglia si trova sempre una scusa per non lavorare.
"Ul partid dul
fular marùn, mangià e bee e fa ul lazarun"
Proverbio milanese, traducibile con “Il partito del foulard
marrone, mangiare e bere e fare il lazzarone”. Indica il non aver voglia di
lavorare.
“To brown-nose”
Modo di dire inglese, una cui traduzione semi-letterale
potrebbe essere “Colorarsi il naso di marrone”, corrisponde all’italiano
“Leccare il culo” o “Fare il leccapiedi”.
Il colore marrone risulta presente anche in alcune superstizioni:
Nella scelta del vestito da sposa, il marrone e il grigio
predicono che gli sposi andranno a vivere lontano o in campagna.
Una voglia di colore marrone sul corpo indica una voglia,
non soddisfatta dalla madre, di caffè.
Se la prima farfalla vista di stagione è bianca, è buon
presagio. Se invece è marrone, porta sfortuna.
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