lunedì 19 dicembre 2016

Step 25: Sintesi finale

Il colore marrone scuro può essere identificato in vari modi: mediante le sue definizioni cromatiche (step 1), codici (quali l'esadecimale o l'RGB, come mostrato nello step 3), o anche mediante una serie di parole chiave, che ritengo lo descrivano abbastanza bene, e che ho riportato nella "cloud" dello step 24. Variante del marrone, in tutte le lingue del mondo è identificabile dal nome di quel colore in aggiunta all'aggettivo "scuro": sono molto rare le lingue che hanno un termine specifico per indicarlo (step 2). È un colore spesso associato, assieme al verde, alla natura, e quindi alla terra e al legno (step 6), e colora la pelliccia di certi animali, alcuni minerali (come la Wolframite, step 14) e alcuni alimenti, quali il cioccolato e la castagna, a cui il colore deve il nome nella lingua italiana (step 12). 
Si riscontrano pochissime presenze del marrone scuro nella mitologia (le poche, in cui si limita a colorare l'aspetto di alcune creature fantastiche, sono riportate nello step 4), e anche la saggezza popolare non lo utilizza con grande frequenza (nella maggior parte dei proverbi in cui appare, il termine "marrone" è riferito alla castagna, vedere lo step 8). Nelle arti pittoriche, si limita a colorare ciò che già naturalmente è marrone, oppure funge prevalentemente da sfondo (step 15 e 18, o anche l'utilizzo che se ne fa in alcuni dei film citati nello step 7). Le sue presenze in ambiti quali architettura e design sono legati al suo essere il colore naturale del legno (step 16 e 22). La necessità di riprodurlo, tuttavia, ha portato allo studio e allo sviluppo di tinture, come quella presentata nel brevetto allo step 17.
Non è quello che viene tradizionalmente definito come un "bel colore" (l'esempio riguardo il fumetto, allo step 13, e l'ultimo esempio che riporto allo step 5, sono basati su questo fatto). Tuttavia, in alcune circostanze, e spesso nelle sue tonalità più scure, è visto anche come un colore elegante (vedere il logo allo step 11, gli emblemi allo step 10 o gli abiti allo step 20). Proprio per questo, il marrone scuro è considerato il colore dell'umiltà, ed è su questo concetto (un umile marrone scuro che descrive sé stesso) che ho incentrato la mia "anatomia" (step 19). Parte della fama del colore in questo senso deriva anche dal fatto che esso è, tradizionalmente, associato al saio dei Frati Francescani (step 23), ed è per questo che come "testimonial" del mio colore ho scelto Francesco d'Assisi (step 21).
Per concludere, invito a vedere lo step 9, in cui sono riuscito a identificare ventisei oggetti, cose o persone legati al marrone scuro, una per ogni lettera dell'alfabeto.

Step 24: La "nuvola del colore"

Qui presento uno schema grafico che sintetizzi le caratteristiche cromatiche del colore.
Identifico anche la cosa che "reiifichi" il colore: la castagna, a cui il marrone deve il suo nome nella lingua italiana. Volendo identificare un artefatto, il più consono è probabilmente il saio dei frati francescani, già citato in questo blog, il cui colore è quello della lana grezza.


Step 23: Un colore "selvaggio"

Un colore “selvaggio” è un colore in grado di evocare sensazioni pre-razionali. Le associazioni che si fanno possono poi essere ricondotte a motivazioni razionali e sensate, ma il primo impatto è assolutamente intuitivo.

Il più antico ritratto noto di
Francesco d'Assisi, realizzato da
Cimabue (Basilica di San Francesco,
Assisi, 1278 circa)
Ecco perché, come nel post 21, mi occupo del colore marrone scuro legato al saio dei frati francescani. Il colore non è stato scelto, è semplicemente uno dei colori che è possibile ottenere fabbricando un abito di lana grezza. Si pensa che il colore originario associato all’ordine fosse anche il grigio cinerino, un altro colore comune della lana grezza. Ma tuttavia, anche nelle rappresentazioni iconografiche del periodo, San Francesco d’Assisi e i frati del suo ordine sono sempre raffigurati con un saio di colore marrone o marrone scuro. Questo perché è un’associazione immediata, il collegamento con il colore avviene spontaneamente. Il marrone non è un colore “nobile”, e, anche grazie al suo utilizzo in questo ambito, è spesso associato ai valori di povertà e umiltà.


Fra Cristoforo a colloquio con Don
Rodrigo, illustrazione per "I
Promessi Sposi"
Il saggio “I colori simbolici: origini di un linguaggio universale” approfondisce questo aspetto riguardo il marrone, sottolineando il suo valore simbolico anche nel personaggio di Fra Cristoforo dei “Promessi Sposi”.*

*Giovanni D'Aloe, "I colori simbolici: origini di un linguaggio universale", p. 94, Il Segno dei Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (VR) 2004.

lunedì 12 dicembre 2016

Step 22: Il colore in architettura

La presenza del colore marrone scuro in architettura è quasi esclusivamente legata al colore originario dei materiali costruttivi utilizzati, quali alcuni tipi di pietra o, principalmente, il legno. È assai raro che sia usato come tintura.

Come esempio di ciò riporto la Stazione della Slittovia del Lago Nero, moderno esempio di architettura alpina, realizzata tra il 1946 e il 1947 a Sauze d’Olux su progetto dell’architetto piemontese Carlo Mollino.


La struttura è composta da una moderna base in calcestruzzo armato, su cui l’architetto poggia una struttura tradizionale, quella di una baita, reinterpretata però alla luce delle teorie del Movimento Moderno: introduce infatti, su una delle facciate, una finestra a nastro. Tutta questa parte superiore della struttura, realizzata in legno lasciato al naturale, mantiene il colore marrone scuro.


Carlo Mollino, Stazione della Slittovia del Lago Nero,
Sauze d'Olux, 1946-47

domenica 11 dicembre 2016

Step 21: I protagonisti

Una delle cose che personalmente mi viene subito alla mente quando si parla del colore marrone scuro è il saio dei frati, che solitamente è proprio di questo colore.
Ed è per questo che ho scelto, come personaggio storico da associare a questo colore, il fondatore dell’ordine dei Frati Minori: Francesco d’Assisi.

Giotto, San Francesco riceve le Stigmate, 1295-99,
Basilica Superiore di Assisi
Nato nel 1182 ad Assisi come Giovanni, figlio di Pietro di Bernardone, in gioventù fu indirizzato dal padre a prendere il suo posto nella conduzione degli affari di famiglia, ovvero il commercio di stoffe. La sua conversione pare iniziare quando, tornato gravemente malato da una guerra tra Assisi e Perugia, trascorse molto tempo a contatto con la natura per guarire. Oltre a questo, ruolo importante hanno avuto la sua intenzione, mai coronata, di partire come cavaliere per una Crociata e la sua crescente compassione verso i deboli, gli ammalati e gli emarginati. Denunciato dal padre perché ritenuto folle, Francesco si denudò delle vesti, le restituì al padre e iniziò il suo viaggio. I primi anni della conversione furono caratterizzati dalla preghiera, dal servizio ai lebbrosi, dal lavoro manuale e dall'elemosina. Francesco scelse di vivere nella povertà volontaria e, ispirandosi all'esempio di Cristo, lanciando un messaggio opposto alla società duecentesca dalle facili ricchezze. Nel 1209 ottenne l’approvazione da parte del papa Innocenzo III per la fondazione del suo Ordine dei Frati Minori. Negli anni successivi l’Ordine si espanse anche fuori dall’Italia. Si recò, nel 1219, in Egitto, dove aveva luogo la Quinta Crociata, per predicare davanti al Sultano, che lo ammirò molto. Morì ad Assisi nel 1226.

Dichiarato Santo dalla Chiesa Cattolica, Francesco è anche considerato uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana, grazie al suo "Cantico delle Creature".

Inizialmente, il colore del saio dei Frati Francescani non era necessariamente marrone, ma poteva esserlo, essendo realizzato con lana grezza non colorata. È probabilmente per questo che nelle più celebri raffigurazioni di San Francesco lo si vede indossare un saio marrone.


Questo sarebbe poi diventato il colore ufficiale del saiodei Frati Cappuccini, e, in seguito alle politiche anti-religiose napoleoniche, anche il colore ufficialmente adottato dall’Ordine.

In seguito a questi fatti, il colore marrone sarebbe stato associato all'umiltà e alla povertà*.

*Giovanni D'Aloe, "I colorisimbolici: origini di un linguaggio universale", pp. 93-94, Il Segno dei Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (VR) 2004.

Step 20: I colori della moda

La presenza del colore marrone scuro nella moda si trova quasi esclusivamente in abiti eleganti maschili. Non è impossibile trovarlo in altro contesti, ma è sicuramente molto più raro.

Esempio sono gli abiti Cifonelli, casa di moda italiana fondata nel 1880, le cui collezioni spesso abbinano un abito marrone scuro abbinati a polo o camicie di colori affini.

Abiti della Collezione Estate 2016 Cifonelli

lunedì 21 novembre 2016

Step 19: Anatomia di un colore

Io sono ovunque, ma da nessuna parte. Io esisto, ma solo se qualcuno mi vede. Io sono un colore.

Per la precisione sono il marrone scuro. Non un colore primario, né secondario. Non sono uno dei primi colori a venire in mente. Forse a causa della mia assenza dall’arcobaleno, non so. Sono una variazione, più scura, del marrone. Anche lui è più defilato, rispetto alle grandi star come il giallo, il rosso o il blu.

Ho vari nomi. Sono spesso associato a cose a cui io do l’identità. Marrone lontra. Marrone castagna. È strano. Alcuni mi associano a dei numeri. Il più comune è 654321. Mi piace, è molto lineare.
Non ho una vera e propria esistenza, sono più un concetto. Presto la mia identità a molte cose, e aiuto a identificarle. Tra le più nobili, le castagne e il legno. Delle meno nobili preferisco non parlare, ma immagino abbiate già capito. I pittori mi usano per realizzare le ombre, e spesso mi trovo a dover scurire il rosso o l’arancione. È raro che io sia il colore principale di una composizione.

La gente inizia ad accorgersi di me alla fine dell’estate e in autunno, quando gli alberi iniziano a perdere le foglie. Allora divento prevalente. Poi vengo offuscato dal bianco, dal grigio e dal nero dell’inverno. Anche se non sono proprio io, è più il marrone in sé, fa comunque piacere avere un momento per risplendere. Ad altri colori non succede.

E questo sono io. Mi fa piacere che vi siate fermati ad ascoltarmi.
Anche se in realtà niente di tutto questo è davvero accaduto.
Io non posso raccontare.

Sono solo un colore.

giovedì 17 novembre 2016

Step 18: L'arte pittorica

In questo post ricerco un’opera d’arte pittorica in cui il colore marrone scuro sia prevalente.

E. Delacroix, La Barca di Dante, 1822


L’opera che ho scelto è “La Barca di Dante” (“La Barque de Dante”) di Eugène Delacroix, pittore romantico francese. L’opera raffigura Dante e Virgilio che vengono traghettati da Flegias attraverso la palude Stigia, in cui si trovano immersi gli Iracondi, i dannati condannati al quinto cerchio. Il colore marrone scuro è prevalente nello sfondo, soprattutto nella città di Dite (in alto a sinistra) e anche nella barca di Flegias. Anche l’abito indossato da Virgilio è di colore marrone scuro.

Il quadro, un olio su tela, è stato realizzato nel 1822 ed è attualmente esposto al Museo del Louvre a Parigi.

Step 17: Un brevetto

Avevo già riscontrato la presenza del colore marrone scuro in un brevetto, allo Step 10.

In questo post, invece, intendo ricercare il colore marrone scuro nel più antico brevetto che riesco a trovare.

Il brevetto in questione risale al 1890, rilasciato ai signori Moritz Ulrich e Johann Bammann, i quali ritengono di avere prodotto un “nuovo e utile miglioramento all’industria della colorazione”. I due, infatti, brevettano qui una tipologia di tintura marrone derivante dal “Marrone Bismarck”, la quale, mentre è ancora allo stato di polvere, ha il colore marrone scuro.


La formula chimica della tintura (B indica il marrone Bismarck)

lunedì 14 novembre 2016

Step 16: Nel Design

La presenza del colore marrone scuro nel design deriva soprattutto dal fatto che questo è il colore di numerosi tipi di legno. Gli oggetti di design di questo colore sono infatti, per lo più, oggetti che hanno componenti di legno lasciate a vista e non colorate.
L’esempio che intendo citare è uno dei primi oggetti considerati “di design”, ed è la Sedia Thonet n°14 del 1859. Conosciuta anche come sedia da caffè o sedia di Vienna, è uno dei primi mobili costruiti piegando il legno con il vapore. L'oggetto è stato prodotto dall'azienda fondata dal suo progettista, la Thonet.

Sedia n°14, Michael Thonet, 1859



La sedia 14 è uno dei primi oggetti citati da Renato de Fusco nella sua “Storia del Design”, come uno dei primi casi di design internazionale.*

*R. De Fusco, Storia del Design, Laterza, Bari, 2016, pp. 56-66

sabato 12 novembre 2016

Step 15: Pubblicità

Per questo step, ho ricercato la presenza del colore marrone scuro nella pubblicità.



Leonetto Cappiello, Thermogène, 1909

Ho scelto questo manifesto, realizzato da Leonetto Cappiello, cartellonista dell'Art Nouveau italiana, nel 1909. Il prodotto, un'ovatta rivulsiva, è pubblicizzata da una sorta di pierrot vestito di verde, su uno sfondo completamente marrone scuro.

giovedì 10 novembre 2016

Step 14: Chimica

Wolframite
Il marrone scuro è il colore di alcuni minerali, tra cui:
La biotite, un fillosilicato ferrifero appartenente al gruppo delle miche. Il suo colore è molto scuro, a causa della presenza del ferro, e va dal verde al marrone. È chiamata anche mica nera o mica ferrifera;
La wolframite, tungstato misto di ferro e manganese. Il colore scuro è dato, anche qui, dal ferro. Il minerale è tra l’altro una delle fonti primarie per l’estrazione del tungsteno.

Esistono anche alcuni pigmenti inorganici che permettono una colorazione marrone scuro.
Spinello
Si tratta principalmente di alcuni minerali del gruppo degli spinelli, usati come coloranti per la ceramica e la plastica. La maggior parte degli spinelli è usata per colorazioni scure, marroni e nere. In particolare, quelli basati su Fe-Cr-Zn-Mn sono usati come smalti marrone scuro per invetriare le ceramiche.


Il nerofumo, pigmento ottenuto per combustione di sostanze oleose, spesso contiene degli oli incombusti, che gli danno un colore che tende al marrone scuro. Questo, però, non è il colore che si cerca di ottenere con questo pigmento.

Tra i pigmenti organici troviamo invece la melanina, responsabile della colorazione della pelle umana. Per approfondire questo argomento invito a vedere lo step 6.

Maggiori informazioni sui pigmenti inorganici:

lunedì 7 novembre 2016

Step 13: Il colore nel fumetto

Riporto qui due vignette in cui è stata riscontrata la presenza del colore marrone:

Le vignette riportate sono tradotte in inglese. Essendo tratte da un fumetto giapponese,
la lettura dei baloon va da destra verso sinistra, al contrario rispetto alla
lettura occidentale.



Il fumetto in questione è “Sket Dance”, fumetto giapponese (manga) di Kenta Shinohara. Le presenti vignette sono tratte dal capitolo 67, stampato nell’ottavo volume della serie, pubblicato il 4 giugno 2009 in Giappone dalla Shueisha e il 25 ottobre 2012 in Italia dalla Panini Comics.

La pagina completa da cui sono tratte le vignette:
http://www.mangaeden.com/it/en-manga/sket-dance/67/6/

Step 12: In cucina

Come già detto più volte, il marrone deve il suo colore alla castagna, e sebbene la castagna sia un alimento, la colorazione marrone si trova solo sulla buccia, ovvero la parte non commestibile (all’interno, la polpa è di un giallino pallido).

Il primo alimento che viene alla mente pensando ai colori marrone e marrone scuro è sicuramente il cioccolato. Deriva dai semi dell’albero del cacao, e mentre la produzione artigianale fa partire la lavorazione dalla pasta di cacao a cui sono poi, eventualmente, aggiunti degli aromi, le produzioni industriali di minore qualità usano il burro di cacao, ovvero la parte grassa dei semi. Il colore marrone scuro, tendente quasi al nero in alcuni casi, è tipico del cioccolato fondente, prodotto con polvere di cacao, burro di cacaozucchero e vaniglia, senza altri ingredienti. La colorazione più scura è data dalla maggiore percentuale di cacao utilizzato rispetto agli altri ingredienti. La maggiore quantità di cacao fa tendenzialmente percepire un cioccolato come di maggiore qualità.

Il colore risulta, ovviamente, anche in tutti i prodotti che dal cioccolato derivano, quali le creme al cioccolato, la più famosa delle quali è, certamente, la Nutella della Ferrero.

Step 11: Un documento

Riporto qui un documento in cui è presente il colore marrone scuro.

Domanda 301990900112186 (FI1990C009810) all’Ufficio Italiano Brevetti, nella categoria “Marchi”

Data deposito: 27 marzo 1990
N° Registrazione: 0000593378
Data registrazione: 14 aprile 1993
Descrizione: “sostanzialmente in una etichetta contenente la scritta " nittardi - chi anti classico " , altre scritte indicative e fregio a scudo tra animali rampanti; il tutto in marrone-scuro, beige e oro.
Colore: marrone scuro beige oro
Titolare: FATTORIA NITTARDI - PROP. ANSTALT NITTARDI | LIECHTENSTEIN(LI) 
Domicilio Elettivo: UFFICIO TECNICO ING. A. MANNUCCI
Indirizzo: VIA DELLA SCALA 4 - 50123 FIRENZE (FI)



Immagine del logo presa dalla domanda del rinnovo del brevetto,
domanda 302000900876124 (FI2000C001273)

Step 10: Emblemi

Il marrone scuro è il colore principale scelto per rappresentare Goodreads, un social network statunitense dedicato ai libri. Il marrone scuro è infatti il colore del font del loro logo, sia in forma estesa che in pulsante da app.


Sopra: Il logo di Goodreads.
In alto: il logo della versione app
del social network


Altri loghi che usano il marrone scuro sono Bower e Gittip, ora chiamato Gratipay. Il primo è un programma opensource che permette di gestire i pacchetti di programmi installati sul proprio dispositivo, mentre la seconda è un’applicazione che consente di effettuare donazioni mediante Twitter.

A sinistra: il logo di Bower (il marrone scuro costituisce il
contorno della figura). A destra: il logo di Gittip.

Step 9: L'abbecedario

A = Architettura alpina
Le strutture sono spesso realizzate in legno e mantengono il colore marrone scuro.

B = Brown Eyed Handsome Man
Canzone di Chuck Berry. Si veda lo step 5.

C = Castagna
Il frutto da cui il colore marrone prende il nome nella lingua italiana, la cui colorazione spazia dal rosso marrone al marrone scuro

D = Dattero
Frutto di colore marrone o marrone scuro.

E = Eugène Delacroix
Pittore romantico francese, che nella sua opera usa spesso il colore marrone scuro, come si può notare nella sua opera "La Barca di Dante".

F = Frati Cappuccini
I primi frati ad adottare il marrone come colore ufficiale del proprio saio.

G = Goodreads
Social network sui libri che usa il marrone scuro come colore del proprio logo.

H = Harrison, George
Autore della canzone "Old Brown Shoe".

J = Jagger, Mick
Frontman dei Rolling Stones, autore di "Brown Sugar".

K = Kiwi
Gli uccelli del genere Apteryx (chiamati Kiwi) hanno il piumaggio color marrone scuro. Anche il frutto dallo stesso nome ha la buccia color marrone.

L = Lontra
Il marrone scuro #654321 è anche chiamato "Otter brown", "Marrone lontra".

M = Marron Glacé
Dolce basato sulle castagne.

O = Ostrica
Numerose specie di ostriche sono dotate di un guscio dalle striature color marrone (esempio è l'ostrica comune).

P = Pelle umana
Marrone scuro è una delle tonalità che la pelle umana può assumereÈ particolarmente diffuso nelle popolazioni dell'Africa e dell'Australia.

Q = Quercia da sughero
Sia la corteccia che il sughero sono di colore marrone.

R = Rick Famuyiwa
Regista americano di origine nigeriana, ha diretto il film "Brown Sugar", di cui parlo allo step 7.

S = Saio
Il saio dei frati è tradizionalmente marrone scuro, in quanto questo colore è simbolo di umiltà. Vedere U = Umiltà.

T = Thonet, Michael
Ebanista, autore della celebre Sedia n°14. La maggior parte dei suoi prodotti, realizzati in legno lasciato a vista e non colorato, sono di colore marrone o marrone scuro.

U = Umiltà
Il colore marrone è associato all'umiltà come fa notare Giovanni D'Aloe ne "I colori simbolici: origini di un linguaggio universale", pp. 93-94, Il Segno dei Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (VR) 2004.

V = Vuitton
Le borse classiche della Louis Vuitton sono di un tipico color marrone scuro.

W = Wolframite
Minerale dalla colorazione che va dal grigio al marrone scuro.

X = XIII Canto dell’Inferno
Il colore marrone scuro è il colore prevalente nel tredicesimo canto dell'Inferno nella Divina Commedia di Dante Alighieri, come fatto notare in "Quattro colori dell'Inferno".

Z = Zucchero di canna
In inglese "Brown Sugar", zucchero marrone. È il titolo di una canzone dei Rolling Stones e di un film del 2002.

domenica 6 novembre 2016

Step 8: La saggezza popolare

Riporto qui alcuni esempi della presenza del colore marrone nella tradizione popolare, ovvero in proverbi e modi di dire:

"Quando il vin non è più mosto, il marron è buono arrosto"
“Vino, donne e marroni bisogna goderli nelle loro stagioni”
I proverbi in questione non sono riferiti tanto al colore, quanto alla tipologia di castagna (marrone) che al colore ha dato il nome.

“Per Santa Maria, il marrone fa la cria”
Ancora riferito alla pianta, indica che per la festa dell’Assunzione di Maria Vergine il marrone fa l’ultimo frutto.

Di blu e di marrone si veste il cafone”
Il proverbio è riferito all’abbinamento, ritenuto poco di classe (e perciò “da cafone”), dei colori blu e marrone nell’abbigliamento.

“Cogliere il marrone”
Altro modo per dire “cogliere in fallo”, in cui “marrone” sta per errore. La derivazione è, molto probabilmente, dal termine “prendere in castagna”, essendo il termine marrone, come al solito, usato per definire un tipo di castagna. Derivato da questo è “Fare il marrone”, ovvero commettere un errore.

“Rompere i marroni”
Il significato è “dare fastidio”, e deriva direttamente dal “rompere le palle”. Il termine “marroni” (o “maroni”) per identificare i testicoli deriva dal fatto che le castagne, accoppiate all’interno del riccio, ne richiamano la forma.

“Al cattivo lavoratore or gli casca la zappa ora il marrone.”
Sempre tenendo il significato precedente, indica che quando non si ha voglia si trova sempre una scusa per non lavorare.

"Ul partid dul fular marùn, mangià e bee e fa ul lazarun"
Proverbio milanese, traducibile con “Il partito del foulard marrone, mangiare e bere e fare il lazzarone”. Indica il non aver voglia di lavorare.

“To brown-nose”
Modo di dire inglese, una cui traduzione semi-letterale potrebbe essere “Colorarsi il naso di marrone”, corrisponde all’italiano “Leccare il culo” o “Fare il leccapiedi”.

Il colore marrone risulta presente anche in alcune superstizioni:

Nella scelta del vestito da sposa, il marrone e il grigio predicono che gli sposi andranno a vivere lontano o in campagna.
Una voglia di colore marrone sul corpo indica una voglia, non soddisfatta dalla madre, di caffè.

Se la prima farfalla vista di stagione è bianca, è buon presagio. Se invece è marrone, porta sfortuna.

Step 7: I colori nel cinema

Il colore marrone non è certo una presenza dominante nei titoli dei film, e tanto meno il marrone scuro, che pare apparire nei titoli di sole tre opere: due film americani per la televisione (uno del 1957 e uno del 1964) e “Dark Brown Eyes”, corto canadese del 2016, della durata di otto minuti, su una ragazza che combatte contro i pregiudizi relativi alla religione islamica.

Copertina dell'edizione
DVD de "L'uomo
dall'abito marrone" per la
Agatha Christie
Collection
Allargando il campo al colore marrone, i risultati aumentano, ma non di molto, e in alcuni titoli il termine “Brown” è parte del nome di un personaggio (“Jackie Brown” di Quentin Tarantino).

Tra gli altri film, troviamo “L’Uomo dall’Abito Marrone”, film per la TV del 1989, tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, in cui una ragazza è presa nel mirino da un assassino per aver trovato dei diamanti rubati e nascosti nella cabina di una nave. L’uomo dall’abito marrone del titolo è un personaggio che, all’inizio della storia, perde un foglietto che indirizzerà la protagonista verso la cabina e i diamanti.

Brown Sugar” è una commedia romantica del 2002, diretta da Rick Famuyiwa. Parla della relazione tra la vicedirettrice di una rivista musicale che si occupa di Hip Hop e uno scopritore di nuovi talenti per una casa discografica. Il titolo del film, oltre a contenere una citazione musicale (può essere un riferimento all’omonima canzone dei Rolling Stones, famosissima, ma anche “Brown Sugar (Extra Sweet)”, pezzo rap presente nella colonna sonora), è stato scelto anche perché i protagonisti del film sono interpretati da due attori afroamericani.

La Color Palette de "Il
Re Leone", della Disney
Se invece estendiamo il discorso, oltre che al titolo, anche alle tonalità di colore prevalenti in un film, il panorama diventa più ampio. Il marrone è un colore caldo, ed è molto presente in film che usano, appunto, colori caldi, come giallo, rosso e arancione. Un esempio è “Il Re Leone” della Disney, film d’animazione del 1994 diretto da Roger Alles e Rob Minkoff. Essendo ambientato nella savana africana, e avendo come protagonista un leone, la sua palette è composta quasi esclusivamente di colori caldi, tra cui appunto il marrone e il marrone scuro. Questi colori si possono trovare, oltre che negli sfondi, anche nella criniera del protagonista, il leone Simba (anche se in questo caso il colore tende più al rosso), nella pelliccia del principale antagonista, Scar, e in quella del facocero Pumbaa, uno dei principali alleati del protagonista.

Il marrone compare nella palette anche di entrambe le versioni cinematografiche de “La fabbrica di Cioccolato”, anche se non come un colore prevalente come potrebbe sembrare dal titolo e dal tema trattato. Se nella prima versione (quella di Mel Stuart del 1971) i colori risultano generalmente più chiari e allegri, in quella di Tim Burton del 2005 le tonalità sono molto più vicine al grigio e al blu, come tipico delle opere di questo regista. Nonostante ciò, il cioccolato e il suo colore marrone sono comunque presenti. Scena emblematica è, in entrambi i film, quella del fiume di cioccolato, appena il gruppo dei protagonisti entra nella fabbrica.


Cambiando completamente genere, un altro film nella cui palette sono molto presenti il marrone e le sue varianti è “La Finestra sul Cortile” di Alfred Hitchcock del 1954. I colori della stanza in cui si trova il protagonista e del muro in cui si trovano le finestre in cui lui guarda dalla sua tendono molto al marrone scuro, pur non essendo colori particolarmente caldi. Anche in alcune delle scene più buie, il marrone è comunque presente.

La Color Palette de "La Finestra sul Cortile" di Alfred Hitchcock

mercoledì 2 novembre 2016

Step 6: I colori nella scienza

Nella scienza è possibile trovare il colore marrone in numerosi ambiti.

Partiamo dalla fisica e dalle radiazioni luminose: come abbiamo già detto, il marrone è una variante dell’arancione, colore dello spettro visibile che ha frequenza 484-508 THz e lunghezza d’onda che va dai 590 ai 620 nm. Il marrone non compare nell’arcobaleno, poiché non è possibile regolare l'intensità della luce solare responsabile dell'arcobaleno stesso.

Le radiazioni dello spettro solare


In altri ambiti, possiamo trovare il marrone scuro come colore di diversi elementi naturali. Eccone alcuni:

Il colore della pelle umana può variare dall’incolore (apparendo rosata a causa dei vasi sanguigni) al marrone scuro, ed è determinato dalla melanina, pigmento che causa la colorazione. Il colore più chiaro o più scuro non dipende, come si può pensare, da una concentrazione più elevata di questa sostanza, quanto piuttosto dalla presenza nei vacuoli che la contengono. Le cellule degli individui con la pelle scura hanno la melanina dispersa nel citosol (ovvero il liquido che si trova all’interno delle cellule), gli individui con la pelle chiara invece la melanina racchiusa in vacuoli (organuli cellulari delimitati da una membrana propria e contenenti il liquido vacuolare). In generale, persone che hanno antenati provenienti da regioni soleggiate hanno pelli più scure di persone con antenati da regioni meno soleggiate, a causa dell’adattamento evolutivo.

I chicchi del caffè sono spesso associati al colore marrone scuro, ma questo tuttavia non è il loro colore naturale, ma è dovuto alla tostatura (torrefazione). Processo simile riguarda il cacao, che tuttavia presenta un colore naturale tendente al rosso.

Chicchi di caffè con la colorazione originaria e in seguito a vari gradi di torrefazione.

Marrone scuro è anche il colore del pericarpo (buccia) della castagna, frutto che tra l’altro ha dato il nome al colore.


Sughero
Marrone è il colore della corteccia di molti alberi. Con corteccia spesso si intende l’intero insieme delle parti superficiali del tronco, costituito prevalentemente da cellule vegetali lignificate, che danno la colorazione brunastra, che può variare a seconda della tipologia delle piante. La corteccia è formata prevalentemente da un particolare tipo di tessuto cellulare, detto periderma. Viene prodotto dal fellogeno o cambio subero-fellodermico, un'area meristematica che si origina nella regione periferica degli organi predisposti a crescita secondaria. L'attività del fellogeno porta alla produzione del sughero (anch’esso di colore arancio-bruno) nella regione esterna e del felloderma internamente. Il sughero è formato da cellule morte a maturità, con pareti cellulari impregnate di suberina ed altre sostanze impermeabili che aiutano a ridurre l'evaporazione. Il felloderma è un tessuto parenchimatico con funzione di immagazzinamento.

domenica 30 ottobre 2016

Step 5: I colori nella musica

Scopo di questo post è citare dei brani di musica pop o rock in cui sia presente il colore di cui mi occupo, il marrone scuro.
Tra i tanti che possono esistere in tutto il panorama rock mondiale, ne ho selezionati quattro:


1) Old Brown Shoe


La copertina del singolo "The Ballad
of John and Yoko / Old Brown Shoe",
del 1969
“Old Brown Shoe” è una canzone dei Beatles scritta da George Harrison e pubblicata per la prima volta nel 1969 come lato B del singolo “The Ballad of John and Yoko”. La canzone, come detto dallo stesso autore nella sua autobiografia, è scritta pensando alle opposizioni (giusto/sbagliato, alto/basso, presto/tardi…). Il risultato è una bizzarra canzone d’amore che canta cose in apparente contraddizione tra loro.
“Voglio un amore che sia giusto / ma giusto è solo la metà di ciò che è sbagliato. / Voglio una ragazza dai capelli corti / che a volte li porta lunghi il doppio. […] Inizierò in anticipo / per essere sicuro di non fare tardi.”
Il colore marrone, presente nel titolo, non è in realtà molto presente nella canzone: è citato una volta sola, nel primo ritornello:

“Now I'm stepping out this old brown shoe / Baby, I'm in love with you / I'm so glad you came here, it won't be the same now / I'm telling you”

Sembra voler essere solo un titolo bizzarro per una canzone altrettanto bizzarra. Inoltre non è neanche chiaro perché la “vecchia scarpa” citata debba essere proprio marrone. Né l’autore né i numerosi interpreti hanno fornito una spiegazione in questo senso.
Ma, nonostante tutto, il colore marrone è comunque presente, e per questo ho ritenuto necessario citare anche questa canzone assieme alle altre, ma senza allegare il testo completo, che si può comunque trovare qui.


Versione live registrata dal solo George Harrison

2) Brown Eyed Handsome Man


Etichetta del lato B del singolo
"Too Much Monkey Business / Brown
Eyed Handsome Man", del 1956
“Brown Eyed Handsome Man” è un brano scritto e interpretato da Chuck Berry, pubblicato nel 1956 come lato B del singolo “Too Much Monkey Business”, e in seguito sul suo primo album “After School Session” dell’anno successivo. La presenza del colore marrone qui è particolarmente importante, in quanto nel testo Berry si diverte a prendere in giro comportamenti sciocchi e paure legate agli uomini di colore. Infatti, definendosi un “Bell’uomo dagli occhi marroni”, Berry si riferisce ovviamente anche al colore della sua pelle. Per questo la studiosa Martha Beyles fa notare che all’epoca il fatto che il “bell’uomo dagli occhi marroni” Berry si definisse molto appetibile agli occhi delle femmine bianche all’epoca oltraggiò tantissime persone. Bruce Eder, critico, fa notare che il brano dimostra come Berry potesse toccare anche argomenti sensibili o provocatori, se li mascherava con abbastanza ritmo e con chitarre, bassi e batterie dal volume abbastanza alto.
Traduco alcuni brani del testo significativi in questo senso:
“Arrestato per disoccupazione / sedeva al banco dei testimoni. / La moglie del giudice chiamò il pubblico ministero / dicendogli di liberare quel bell’uomo dagli occhi castani. / Se teneva al suo lavoro avrebbe fatto bene a liberarlo.” (prima strofa)
“La splendida figlia non sapeva decidersi / tra un dottore e un avvocato. / Sua madre le disse di andare a trovarsi / un bell’uomo dagli occhi castani / come suo padre.” (quarta strofa)
La canzone, divenuta un classico del Rock ‘n’ Roll, presenta numerose versioni cover. Tra le altre sono notevoli quelle di Buddy Holly, Nina Simone, Paul McCartney e Johnny Cash con Carl Perkins.
Il testo completo:

Arrested on charges of unemployment 
He was sitting in the witness stand 
The judge's wife called up the district attorney 
Said you free that brown eyed man 
You want your job you better free that brown eyed man 
Flying across the desert in a TWA 
I saw a woman walking across the sand 
She been a-walkin' thirty miles en route to Bombay 
To get a brown eyed handsome man 
Her destination was a brown eyed handsome man  
Way back in history three thousand years 
Back every since the world began 
There's been a whole lot of good women shed a tear 
For a brown eyed handsome man 
That's what the trouble was brown eyed handsome man 
Beautiful daughter couldn't make up her mind 
Between a doctor and a lawyer man 
Her mother told her daughter go out and find yourself 
A brown eyed handsome man 
That's what your daddy is a brown eyed handsome man  
Milo Venus was a beautiful lass 
She had the world in the palm of her hand 
But she lost both her arms in a wrestling match 
To get brown eyed handsome man 
She fought and won herself a brown eyed handsome man  
Two, three count with nobody on 
He hit a high fly into the stand 
Rounding third he was headed for home 
It was a brown eyed handsome man 
That won the game, it was a brown eyed handsome man


3) Brown Sugar

“Brown Sugar”, composta da Mick Jagger e Keith Richards, è un brano dei Rolling Stones, traccia d’apertura del loro nono album “Sticky Fingers”. Come nel brano citato in precedenza, il colore marrone indica la pelle di uomini e donne di colore. Sebbene il termine Brown Sugar (letteralmente “Zucchero Marrone”) in slang indichi un tipo di Eroina, e la canzone è spesso vista come uno dei numerosi brani sulla droga, questo parla in realtà delle schiave africane vendute a New Orleans e spesso violentate dai loro padroni. Sebbene l’argomento sia decisamente serio, il testo appare solo come un brano rock decisamente divertito riguardo un uomo bianco che ha un rapporto sessuale con una donna nera. A questo riguardo, Mick Jagger nel 1969 dichiarò:
“Ce n'ho una nuova anch'io. Non c'è ancora il testo, ho solo qualche verso in testa... si chiama Brown Sugar, e parla di una donna che si fotte uno dei suoi servitori neri. All'inizio l'avevo chiamata Black Pussy, "Fica nera", poi ho pensato che fosse un titolo un po' troppo diretto, un po' troppo esplicito.”
Il brano figura nella classifica delle “500 migliori canzoni” secondo la rivista Rolling Stone*, alla 495esima posizione.
Gold Coast slaveship bound for cotton fields 
Sold in a market down in New Orleans 
Scarred old slaver know he's doin' alright 
Hear him whip the women just around midnight 

Brown sugar, how come you taste so good 
Brown sugar, just like a young girl should


Drums beating, cold 
English blood runs hot 
Lady of the house wond'rin where it's gonna stop 
House boy knows that he's doin' alright 
You should a heard him just around midnight


Brown sugar, how come you taste so good 
Brown sugar, just like a young girl should 
Brown sugar, how come you taste so good 
Brown sugar, just like a black girl should


I bet your mama was a Tent Show queen 
And all her boyfriends were sweet sixteen 
I'm no school boy but I know what I like 
You should have heard me just around midnight


Brown sugar, how come you taste so good 
Brown sugar, just like a young girl should 
I said yeah, I said yeah, I said yeah, I said oh






4) Shpalman ®


“Shpalman ®” è una canzone del 2003, scritta e interpretata da Elio e le Storie Tese, gruppo milanese di rock demenziale. Come è tipico del gruppo, il brano presenta un testo decisamente goliardico su quella che è una base musicale suonata in maniera impeccabile (gli Elii sono dei musicisti eccellenti). Il testo è una sorta di sigla per un ipotetico programma televisivo che parla di un supereroe inventato, Shpalman appunto, che “punisce” i suoi nemici imbrattandogli il volto con degli escrementi. Non credo di dover spiegare perché il colore marrone sia molto presente nel brano pur essendo esplicitamente citato una volta sola. Ma se il testo appare sciocco e permeato da un umorismo decisamente infantile, la base mostra la grande cultura musicale di cui sono dotati Elio e il suo gruppo: il tema del ritornello è infatti preso dall’"Achille et Polixène" di Jean Baptiste Lully e Pascal Collasse. La citazione all’opera barocca è dichiarata dal gruppo, che inserisce la versione originale come sottofondo di un dialogo tra gli Elii e Claudio Bisio, al termine della traccia “Gimmi I.”, pubblicata sullo stesso album, “Cicciput”.

Fra le maschere che un uomo può indossare ricordiamo l'argilla. 
Fra le maschere che un uomo può indossare come non citare il bronzo? 
C'è la maschera di ferro, c'è la maschera di Pippo, 
ma la maschera di merda te la fa solo Shpalman.


[parlato] Dixie e le ragazze della palla al piede tornano domani, ma adesso è il momento della cazzuola di Shpalman!


Un tamarro dietro l'angolo voleva incularmi la Vespa. 
Un tamarro dietro un altro angolo voleva incularmi la catenina. 
Ma io ho chiamato "Shpalman!" 
Lui mi ha risposto "Dimmi" 
E io gli ho detto: "Vieni qui che c'è bisogno di te per difendere me" 
Attenti cattivissimi perchè è arrivato Shpalman, 
che shpalma la merda in faccia 
Aiuto arriva Shpalman 
che tutti shpalmerà.


Non c'è dubbio che Shpalman sia un amico con le mani in pasta. 
E non credere che a Shpalman gli puoi dire "Tipo, adesso basta" 
Perchè si chiama Shpalman e il nome dice tutto 
e ad ogni farabutto tinge il viso color maron, poi lo asciuga col phon 
ti rende shpalmatissimo 
Perchè si chiama Shpalman e shpalma la merda in faccia 
aiuto arriva Shpalman che tutti shpalmerà 
Eroe dei nostri tempi non temi il faccia a faccia 
di merda una focaccia sul volto shpalmami


Facc! Zic! Briff! Rottprot! Mingh! Pat Pat! Zic! Zum! Patatracchete! Uelalalala! Che super sballo! Nella confezione di Shpalman megatransformer super action trovi la cartolina del concorso "spalma il tuo compagno di banco" e vinci la cazzuola laser di Shpalman.


Perchè è arrivato Shpalman che shpalma la merda in faccia 
aiuto arriva Shpalman che tutti shpalmerà 
autografi la faccia di tutti i miei nemici 
e il volto gli incornici con pezzi di pupù


Arrivederci Shpalman, ci mancherai di brutto 
ed ogni farabutto shpalmato resterà


Copertina e CD singolo di "Shpalman" di Elio e le Storie Tese, 2003


* il fatto è citato con la consapevolezza che una classifica del genere dica poco o nulla sulla qualità della canzone in sé, o anche sulla sua importanza nella storia.